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Un altro volto dell’Etna

24/09/2021

Nell’immaginario collettivo degli amanti del ciclismo, non c’è Sicilia senza la scalata dell’Etna. Anche al Giro di Sicilia 2021 il mitico vulcano sarà protagonista e decisivo, ma con un’altra veste rispetto a quella che siamo abituati a vedere, soprattutto al Giro d’Italia.

Se si pensa all’Etna si pensa al Rifugio Sapienza, alle tante salite che portano fino ai 1900 metri di altitudine e che chilometro dopo chilometro diventano sempre più ventose e aride. Alla Corsa Rosa, lassù è stato posto per ben 4 volte negli ultimi 10 anni un arrivo di tappa, con vincitori Alberto Contador, Jan Polanc, Esteban Chaves (la linea d’arrivo era a Serra La Nave) e Jonathan Caicedo. La prima volta fu però addirittura nel 1967 e fu Franco Bitossi ad alzare le braccia al cielo. Lo stesso Giro di Sicilia, nella prima e finora unica edizione targata RCS, quella del 2019, aveva fatto terminare lì la tappa regina, con successo del francese Guillaume Martin.

Gli appassionati si ricorderanno anche il Giro dell’Etna, una corsa in linea presente in calendario dal 1980 al 2004 che si svolgeva solitamente a marzo, ma in quel caso di dislivello non ce n’era poi molto; infatti, nell’albo d’oro figurano tanti scattisti come Giuseppe Saronni, Francesco Moser, Mario Cipollini e Filippo Pozzato, solo per citare alcuni dei vincitori.

Al Giro di Sicilia 2021, però, il versante classico dell’Etna e il Rifugio Sapienza lasceranno il posto a uno meno celebre, quello che scollinerà a Sciara di Scorciavacca, nella quarta tappa che vedrà i corridori spostarsi da Sant’Agata di Militello a Mascali. Quel versante dell’Etna non ha nulla a che vedere con quello del Rifugio Sapienza, perché è più breve – non arriva fino alla cima – e meno duro (9,5 km al 6,5%) e termina a soli 671 mt di altitudine. Eppure, l’impressione è che possa risultare ugualmente decisivo, perché sarà l’ultima salita della corsa a tappe e verrà superata a 17 km dall’arrivo, con seguente picchiata in discesa fino a Mascali. Insomma, i corridori non sentiranno il Vulcano borbottare a pochi metri dalle loro biciclette, ma troveranno lo stesso lo spazio per divertirsi.

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