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planimetria
info tecniche
Percorso
Tappa di alta montagna con poco respiro dopo metà corsa. Prima parte lungo la strada che contorna l’Etna collegando Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo. Qui la corsa sale lungo il vulcano per contornarlo più in quota sulla Sp. Quota Mille. Discesa attraverso Linguaglossa (passaggio impegnativo) fino a Piedimonte Etneo dove comincia la prima salita “Superior” della tappa che porta a Contrada Giuliana. Discesa impegnativa attraverso Milo e Santa Venerina fino a Giarre. Dopo Mascali (TV di tappa) inizia la seconda ascesa a Contrada Giuliana diversa e leggermente più impegnativa della precedente. Dopo il GPM breve falsopiano a scendere prima della salita finale di 18 km a partire da Fornazzo.
Ultimi km
La salita finale misura 18.0 km e sale sul versante Est dell’Etna seguendo un ritmico alternarsi di tornanti lungo colate di lava più o meno recenti. La pendenza media è del 6.0% tenendo conto che all’interno della salita è presente una breve discesa (dopo il bivio del Rifugio Citelli), ma gli ultimi 3 km presentano (a ridosso dei 2000 m) le medie maggiori (circa 9%) e il picco dell’11% a 1500 m dall’arrivo. Rettilineo finale di 50 m su asfalto, largo 6.5 m.
partenza / arrivo
dettaglio salite
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Ragalna
Etna (Piano Provenzana)
Panoramica
Il vulcano più alto d’Europa e tra i più attivi al mondo – con i suoi 3327 metri d’altezza e un diametro medio basale di 40 km – domina con la sua mole tutta l’Isola.
L’Etna, chiamato anche Mongibello, è annoverato tra i siti Patrimonio UNESCO per le sue peculiarità geologiche di rilevanza planetaria.
Le spettacolari eruzioni, le frequenti colate di lava, sono da sempre al centro dell’interesse di scienziati e di visitatori da ogni parte del pianeta.
Suggestivi paesaggi lunari, tipici dell’attività vulcanica, si alternano ad ambienti naturalistici di rara bellezza. I corsi dei due grandi fiumi che scorrono attorno al vulcano – l’Alcantara a nord, con i suoi canyon naturali, e il Simeto a ovest – ci regalano scenari di particolare fascino.
L’Etna offre, al contempo, una biodiversità elevata con una ricca macchia mediterranea e numerose specie boschive: querce, faggi, lecci, pini, roverelle, ginestre dell’Etna e castagni. A Sant’Alfio si trova il più antico e grande albero d’Europa: il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto dall’UNESCO come “Messaggero di Pace”. Le betulle dalla corteccia chiara, sono la testimonianza di antiche glaciazioni.
Ph. Credits Paolo Barone
Gastronomia
Escludendo le aree sommitali, ampie zone del territorio etneo sono dedicate alla produzione agricola e vitivinicola d’eccellenza. Nel versante nord-occidentale rinomata è la coltivazione del pistacchio verde di Bronte, prodotto DOP, con la sua infinita e variegata produzione dolciaria.
Nei territori di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Sant’Alfio e Milo si trovano suggestivi appezzamenti di noccioleti, materia prima dei prodotti dolciari locali. I frutteti (mele e pere dell’Etna, pesche, ciliegie, nespole, noci, castagne) sono molto diffusi, ma principalmente nelle aree di Ragalna, Pedara, Nicolosi e Trecastagni; ottima la qualità delle fragole di Maletto.
La produzione di olio di oliva DOP si concentra maggiormente nell’area di S. Maria di Licodia, Biancavilla, Belpasso e Ragalna. Da non perdere il miele e i biscotti tipici sciatori, che si producono a Zafferana Etnea, e le zeppole o crispelle di riso, molto diffuse ovunque.
Come in tutti i siti montani, sono presenti i funghi che arricchiscono diverse pietanze e le famose salsicce al ceppo.
Ph. Credits Paolo Barone
Bevande
Tutta la zona è ricca di accoglienti cantine dove è possibile degustare del buon vino Etna DOP, accompagnato dai prodotti tipici locali.